martedì 30 settembre 2008

JASPER FFORDE IN ITALIA

In occasione della giornata inaugurale della manifestazione annuale "La passione per il delitto", lo scrittore inglese Jasper Fforde, in Italia per un breve tour, ha presentato l'edizione italiana del romanzo fantastico "C'è del marcio" (Something Rotten), ovvero il quarto dei sei capitoli della splendida serie che ha per protagonista la detective letteraria Thursday Next.

Ho saputo, quasi per caso, che Jasper era in programma, e gli ho chiesto un breve appuntamento; quindi mi sono precipitato a Monticello in Brianza, dove ho conosciuto Jasper nella splendida cornice dei giardini di Villa Greppi, in mezzo a una folla di fan e giornalisti che gli tributavano i dovuti onori.

Da questo breve incontro mi porto dietro una bella intervista, che sarò felicissimo di pubblicare in lingua originale ed in italiano al più presto in questo mio blog, la rinnovata convinzione che Jasper è uno dei più grandi scrittori di genere contemporanei, ed il carico di umanità che questo geniale artista mi ha trasferito durante la nostra conversazione.
Ah, beninteso, oltre a una copia autografa del libro con dedica speciale...

(Io e Jasper, 28 settembre 2008)


Per inciso, mi sembra giusto invitare gli appassionati (del genere giallo e limitrofi) ad accorrere numerosi alla manifestazione, ben organizzata e gratuita.
Qui trovate il programma: http://www.lapassioneperildelitto.it/pagine/programma.html

martedì 23 settembre 2008

PREMIO URANIA

Per ricordare a tutti coloro che si dilettano di FS che la scadenza per l'invio del manoscritto è il 30 novembre prossimo venturo, come da bando riportato di seguito:



Partecipare è vitale... a me manca poco per finire il mio romanzo, che ancora non ha un titolo.

martedì 16 settembre 2008

Il Tempo

Oggi mi sono lasciato andare ai pensieri sul Tempo.
Una vera fissazione, per me. Ognuno ha le sue.
Secondo i matematici puri che hanno sviluppato modelli teorici sulla sua natura, il Tempo è una dimensione dello spazio. Per capirci, se siamo fermi in un punto e aspettiamo, che so, cinque minuti, possiamo immaginare che ci siamo mossi. Anzi, ci siamo mossi davvero. L’intero universo si muove e noi con lui, sul nostro pianeta. E così, se potessimo ipoteticamente confrontare la nostra posizione assoluta tra il “prima” e il “dopo”, tra il primo secondo del primo minuto e l’ultimo dell’ultimo, potremmo misurare una distanza reale in termini di spostamento nello spazio.
Relatività.
Questa è solo una semplificazione. I matematici parlano di dodici o tredici dimensioni, tutte “arrotolate” su se stesse e l’una sull’altra a livello microscopico, tranne le prime quattro. Che essendo invece macroscopiche, sono percepibili ai nostri sensi. Il Tempo è fra le prime quattro, naturalmente.
Ma questa, come dicono taluni, è un’altra storia.
Con un salto (o è il caso di dire “un balzo”?) di quella che mi era sembrata sulle prime solo una “libera associazione”, ho poi pensato a come in italiano la parola ‘tempo’ stia ad indicare anche qualcosa di apparentemente molto diverso da tutto questo, ovvero le condizioni atmosferiche di pressione, temperatura, umidità e quant’altro. Deve essere stato per colpa di questo improvviso e brusco calo di temperatura, pressione, umidità e quant’altro di questi ultimi due o tre giorni.
Insomma, sono uscito a fare due passi notturni, e faceva piuttosto freddo.
Ho avvertito l’odore dell’incipiente stagione di transito (la cara vecchia “mezza stagione”; che per fortuna e in barba ai detti popolari esiste ancora, eccome se esiste) e ho così scoperto come una sera d’autunno possa somigliare alla primavera.
Acqua calda, uovo di colombo.
Mica tanto, però.
E’ stato in quel momento che la mia mente (non il mio corpo, ancora no, purtroppo…) è balzata indietro ad autunni e primavere passate. E così l’estate appena finita mi è sembrata molto lontana, mentre l’autunno, e poi l’inverno, e il freddo degli scorsi anni è sembrato così vicino che potevo toccarlo, annusarlo, sentirlo.
Allora mi sono fermato, e ho aspettato quel movimento che solo il tempo può dare. E mentre il corpo andava avanti con tutto l’universo, la mente continuava a balzare all’indietro.
C’erano volti, profumi, musiche, canzoni, parole, città, parchi, musei, cinema, strade, piazze, rumori.
Una vita.
Poi ho aperto gli occhi e sono tornato.
Non so, forse ogni tanto vagabondiamo per le stelle.
L’importante è non dimenticarlo, quando succede.

venerdì 12 settembre 2008

Premio Archimede

Mi è stato comunicato qualche giorno fa che sono il fortunato vincitore del Premio Archimede per il miglior racconto fantastico nell’ambito del Premio Siracusa Trofeo Papiro D’oro -Decadramma D’argento.

http://www.libera-aps.it/Foto/Vincitori%20X%20edizione%20Concorso%20Letterario.doc

Una volta di più, il genere fantastico si conferma gradito in manifestazioni letterarie non legate unicamente al genere. E una volta di più la Sicilia mostra in questo senso una sensibilità speciale.



(immagine: Wikipedia, dipinto di Domenico Fetti, 1620)


Per informazioni sul celebre scienziato dell'antichità: http://it.wikipedia.org/wiki/Archimede

Premiazione il 12 ottobre, a Siracusa.

lunedì 8 settembre 2008

La storia infinita...

Sebbene di fantascienza, un blog è pur sempre un blog.




E un blog è un diario, un luogo in cui vanno a finire emozioni, immagini, ricordi.













Questi ricordi provengono da 4 anni fa esatti.
Ieri.
E stavolta non è questione di varchi spazio-temporali.



(Bavaria Filmstadt, Monaco, http://www.filmstadt.de/)