Alle 15.00 dello scorso venerdì 26 marzo, in seno alla neonata manifestazione “Libri come – Festa del Libro e della Lettura”, e in una sala gremita di partecipanti, otto rappresentanti (editor e/o fondatori e/o AD) di medie e grandi case editrici italiane esprimono a turno il proprio punto di vista sulle motivazioni che soggiacciono al processo di selezione dei manoscritti.
Il titolo è tanto semplice quanto ghiotto: "Come si sceglie di pubblicare un libro".Comunque la si pensi sull’editoria in Italia, un simile occasione è più unica che rara.
La sessione è moderata da Stefano Salis, responsabile delle pagine di “Letture” dell’inserto culturale del quotidiano Il Sole 24 Ore, il quale è solo il primo, sul palco, fra coloro che si diranno stupiti della quantità di pubblico in sala.
Non chiedo in giro, ma sono convinto che a parte qualche giornalista, seduti in quelle file immerse nella semi-oscurità siamo tutti scrittori o aspiranti tali.
C’è poco da meravigliarsi, dunque, non credete anche voi? Sul palco ci sono quelli che decidono cosa è grano e cosa è miglio. Leggi tutto...
Il titolo è tanto semplice quanto ghiotto: "Come si sceglie di pubblicare un libro".Comunque la si pensi sull’editoria in Italia, un simile occasione è più unica che rara.
La sessione è moderata da Stefano Salis, responsabile delle pagine di “Letture” dell’inserto culturale del quotidiano Il Sole 24 Ore, il quale è solo il primo, sul palco, fra coloro che si diranno stupiti della quantità di pubblico in sala.
Non chiedo in giro, ma sono convinto che a parte qualche giornalista, seduti in quelle file immerse nella semi-oscurità siamo tutti scrittori o aspiranti tali.
C’è poco da meravigliarsi, dunque, non credete anche voi? Sul palco ci sono quelli che decidono cosa è grano e cosa è miglio. Leggi tutto...
2 commenti:
Ho risposto ad un annuncio on line di una casa editrice che "accettava gratis opere da pubblicare"ecco, pensai, questa è la casa giusta e inviai la mia opera, mi arriv... Mostra tuttoò dopo qualche mese una telefonata mielosa, lei è...lei ha scritto....Era gratis solo l'invio!!!!Allla fine la suonata a soldi ..2000euro e il libro era pubblicato: Ma come...io non ero...non avevo scritto..."Sì" ma lei è sconosciuta chi investe su di lei se non lei stessa? L'ho mandata a quel paese e raccomando a tutti di fare così. Un mio amico si è ridotto a vendere le 150 copie del suo libro acquistate in cambio della pubblicazione, fuori le chiese e nelle scuole
Cara Concetta, l'editoria a pagamento non è vera editoria. E' la peggiore delle imitazioni possibili. Ti invito a cercare in FB il "Gruppo contro l'editoria a pagamento". Un saluto.
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