mercoledì 28 dicembre 2011

Fantastico Mark Twain.

Un americano alla corte di re Artù è una delle numerose prove di come il genere fantastico, per di più in una delle sue declinazioni più classiche (il viaggio nel tempo) abbia dato albergo ai massimi esponenti della storia della letteratura. 
Vi si narra di Hank Morgan, cittadino statunitense del secolo dell’autore Mark Twain, che, persi i sensi durante una rissa, si risveglia nell’anno 528, in pieno alto medioevo e nei dintorni della fiabesca Camelot. Ridotto schiavo e condannato a morte, il protagonista riesce ad aver salva la vita proclamandosi mago e millantandosi artefice dell’eclissi solare che avviene il giorno della prevista sua esecuzione sul rogo, con il duplice effetto di oscurare la fama del mago Merlino, ormai un anziano sbruffone che non la pianta di ripetere a tavola la celebre leggenda della spada, e di procurarsi la stima e il rispetto del suo carceriere, un giovane paggio di nome Clarence. In breve tempo, complice la propria conoscenza delle tecnologie del suo secolo in fatto di esplosivi, comunicazioni e trasporti... leggi tutto (con spoiler).

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