Che piacere, davvero, essere stato selezionato anche per "NASF - Nuovi Autori Science Fiction" Numero 4 (dunque per la quarta volta!) e con il racconto "Un'altra vita" che suppongo sia stato scelto per la sezione "Noir".
Il racconto qui:
http://raccontifantascienzaedintorni.blogspot.com/2008/10/unaltra-vita.html
Il link agli autori di NASF 4 qui:
http://www.assonuoviautori.org/NASF/NASF4/Page_autori_NASF4.htm
Grazie a Massimo Baglione e Carlo Trotta.
venerdì 31 ottobre 2008
domenica 26 ottobre 2008
SENZA TITOLO
Questo post, come il romanzo. Che ho or ora FINITO!
Ora inizia il controllo finale e la revisione.
Ah.
Festa grande.
Ora inizia il controllo finale e la revisione.
Ah.
Festa grande.
martedì 21 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
Alienità - II
In un momento di maggior calma, temo di dover aggiustare il tiro.
Gli alieni brutti sono fantasticheria.
Rimangono invece ricordi di un mondo diverso, bello e dolce. Che non va via.
E gli alieni brutti scompaiono, perché erano un'idea, un falso, una proiezione di sé, e lasciano il posto a una nuova possibilità.
Gli alieni brutti sono fantasticheria.
Rimangono invece ricordi di un mondo diverso, bello e dolce. Che non va via.
E gli alieni brutti scompaiono, perché erano un'idea, un falso, una proiezione di sé, e lasciano il posto a una nuova possibilità.
venerdì 17 ottobre 2008
TROFEO RiLL
Ovvero "Riflessi di Luce Lunare", che mi pare perfetto per questo blog...
Ho avuto stamani conferma ufficiale di aver ottenuto il secondo posto con "Tempus fugit".
A questo risultato tengo molto, trattandosi di un premio di FS molto quotato in Italia.
Ringrazio Alberto Panicucci, Massimo Mongai e tutta la giuria per il lavoro che svolgono ogni anno con il concorso.
mercoledì 15 ottobre 2008
venerdì 10 ottobre 2008
Alienità
Un concetto, un’astrazione. Una parola che appena l’hai scritta ti viene il dubbio che non esista, come sembra confermare la linea rossa ondulata che appare sul monitor mentre la componi, e rimane lì a dirti:
“?”.
“?”.
Una parola che esprime qualcosa di indefinito, ma che quando meno te l'aspetti ti crolla addosso, cadendo dall'aria in cui vagava. E allora ne comprendi il significato.
E capisci che invece esiste. Eccome.
Nella fantascienza l’alieno è l’extraterrestre, antropomorfo e non, quasi sempre invasore, minaccia, pericolo. E’ curioso pensare però che dietro l’alienità si nasconda il significato di altro, di diverso, e che per sua natura l’essere umano è sempre portato ad andare verso l’altro e non contro di/in fuga da esso.
Eppure è quel che avviene, verso gli altri, tutti i giorni, purtroppo. Verso gli stranieri, verso le donne, verso le persone che hanno un diverso colore della pelle.
Certamente, quando parliamo di andare verso, ci riferiamo all’essere umano sano.
La sanità si perde, spesso, e ci si ammala, e con tante altre brutte cose arriva la paura. E l’altro diventa alieno, mostro di cui diffidare, diverso incomprensibile, sconosciuto, e quindi, temuto.
E perché?
Per una delusione “primordiale” nel rapporto, dopo la nascita che è di tutti.
Ecco, quello che rischio personalmente in questo momento è esattamente questo.
Perdere quella fiducia.
Più precisamente, lasciare che la delusione mi invada. E che io cominci a pensare che è vero, gli alieni sono tutti verdi, brutti e intenzionati a ucciderci.
E che perfino quelli cui abbiamo dato tutto, pensando che fosse giusto, che fosse bello, possono averci ingannato. Dall’inizio, da un certo momento in poi, non ha più importanza, quando si è persa quella fiducia.
Si insinuano nei nostri corpi, e se ne impossessano; oppure si infiltrano fra noi e ci ingannano, oppure ancora, senza mezze misure, ci scaricano addosso armi devastanti o virus letali.
Fantasticherie, ma tremendamente tangibili nella loro portata distruttiva.
Sul pensiero.
Qualche volta ho scritto di alieni mortali e nemici. Ma in fondo, ora che ci penso, i miei (pochi, scritti o pensati) alieni sono tutti abbastanza buoni, magari ingenui, pronti a tendere la mano come il bambino con la mamma. Magari un po’ fessi. Pronti a dare se stessi. E magari lo sono anche i miei umani, fra loro e verso gli alieni. Pronti ad andare verso di essi e non a fuggirli o a combatterli con ogni mezzo.
Ecco.
Ora è così che dovrà essere.
Essersi imbattuti in un alieno che si è impossessato di un essere umano e ha tentato di ucciderci, perché la sua natura è diversa e la sua temperatura corporea basale era più bassa di quella umana, e quindi doveva fare il freddo, non deve significare che tutti gli alieni siano così.
Né che lo siano tutti gli uomini. E le donne.
E capisci che invece esiste. Eccome.
Nella fantascienza l’alieno è l’extraterrestre, antropomorfo e non, quasi sempre invasore, minaccia, pericolo. E’ curioso pensare però che dietro l’alienità si nasconda il significato di altro, di diverso, e che per sua natura l’essere umano è sempre portato ad andare verso l’altro e non contro di/in fuga da esso.
Eppure è quel che avviene, verso gli altri, tutti i giorni, purtroppo. Verso gli stranieri, verso le donne, verso le persone che hanno un diverso colore della pelle.
Certamente, quando parliamo di andare verso, ci riferiamo all’essere umano sano.
La sanità si perde, spesso, e ci si ammala, e con tante altre brutte cose arriva la paura. E l’altro diventa alieno, mostro di cui diffidare, diverso incomprensibile, sconosciuto, e quindi, temuto.
E perché?
Per una delusione “primordiale” nel rapporto, dopo la nascita che è di tutti.
Ecco, quello che rischio personalmente in questo momento è esattamente questo.
Perdere quella fiducia.
Più precisamente, lasciare che la delusione mi invada. E che io cominci a pensare che è vero, gli alieni sono tutti verdi, brutti e intenzionati a ucciderci.
E che perfino quelli cui abbiamo dato tutto, pensando che fosse giusto, che fosse bello, possono averci ingannato. Dall’inizio, da un certo momento in poi, non ha più importanza, quando si è persa quella fiducia.
Si insinuano nei nostri corpi, e se ne impossessano; oppure si infiltrano fra noi e ci ingannano, oppure ancora, senza mezze misure, ci scaricano addosso armi devastanti o virus letali.
Fantasticherie, ma tremendamente tangibili nella loro portata distruttiva.
Sul pensiero.
Qualche volta ho scritto di alieni mortali e nemici. Ma in fondo, ora che ci penso, i miei (pochi, scritti o pensati) alieni sono tutti abbastanza buoni, magari ingenui, pronti a tendere la mano come il bambino con la mamma. Magari un po’ fessi. Pronti a dare se stessi. E magari lo sono anche i miei umani, fra loro e verso gli alieni. Pronti ad andare verso di essi e non a fuggirli o a combatterli con ogni mezzo.
Ecco.
Ora è così che dovrà essere.
Essersi imbattuti in un alieno che si è impossessato di un essere umano e ha tentato di ucciderci, perché la sua natura è diversa e la sua temperatura corporea basale era più bassa di quella umana, e quindi doveva fare il freddo, non deve significare che tutti gli alieni siano così.
Né che lo siano tutti gli uomini. E le donne.
domenica 5 ottobre 2008
Una serata in Toscana

Per ricevere, sabato 27 settembre scorso, il Premio associato alla segnalazione di "Tempus fugit" in occasione del concorso "Loris Biagioni", a Castelnuovo di Garfagnana (LU). http://www.castelnuovogarfagnana.org/index.php?pag=57
Cortese ospitalità in occasione della cena ed ottima organizzazione. Un sentito ringraziamento alla Pro Loco di Castelnuovo.
Pensieri su libertà e solitudine, sui monti, in un anticipo di una notte d'inverno.
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